La popolarità delle diete vegane è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni. La preoccupazione per gli animali e il pianeta è uno dei motivi principali per cui i vegani decidono di eliminare le proteine animali dalla loro dieta. Altre persone, invece, decidono di iniziare il veganismo pensando alla salute.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una dieta vegana ben bilanciata fornisce tutti i nutrienti di cui il corpo ha bisogno per funzionare. Nonostante questa affermazione, i miti e le false credenze intorno al veganismo continuano a crescere. In questo articolo cercheremo di risolvere alcuni di questi miti e imparare un po’ di più su questo stile di vita che è arrivato per rimanere.
- I vegani mangiano solo lattuga
Se c’è una credenza falsa che ancora perdura è che le persone vegane si nutrano esclusivamente di lattuga e verdure in generale. Ma niente di più lontano dalla realtà, le scelte di piatti e preparazioni sono infinite e possono essere altrettanto gustose e appetitose come qualsiasi altro piatto non vegano. Dai deliziosi dessert agli stufati di verdure con verdure o piatti a base di proteine vegetali come il tofu.
Se si considera, inoltre, la varietà di legumi, verdure e cereali presenti nella nostra dieta mediterranea, immaginate l’infinità di possibili combinazioni che si possono preparare e cucinare con questi ingredienti!
- Tutto ciò che è vegano è più sano
Le persone vegane non si nutrono esclusivamente di lattuga, né tutto ciò che è vegano è sempre sano. Il veganismo è in piena espansione, e questo ha fatto sì che l’industria alimentare si sia rivolta al “boom”, lanciando sul mercato una vasta gamma di prodotti che cerca di sostituire le proteine animali. Salsicce di tofu, hamburger e affettati vegetali, dolci vegani, e via dicendo. Tutte queste opzioni sono prodotti lavorati, con additivi e di scarsa qualità nutrizionale. Essere vegano non significa essere più sani.
Le persone che decidono di adottare un’alimentazione vegana non sono esenti dal leggere le etichette al supermercato, né dal cercare di basare la loro dieta su alimenti e prodotti poco o per niente trasformati.
- Senza carne o pesce è difficile ottenere le proteine di cui abbiamo bisogno
Le piante non hanno proteine. Abbiamo sentito tutto questo fino a sazietà, giusto? L’origine di questo mito risiede probabilmente nel fatto che le proteine vegetali, rispetto alle alternative animali, tendono ad essere meno complete (per quanto riguarda gli aminoacidi), più difficili da digerire e in minor proporzione all’interno di un alimento.
In una dieta vegana, tuttavia, è possibile ottenere abbastanza proteine di buona qualità attraverso alimenti come legumi, soia e derivati (tofu, soia testurizzata…), frutta secca e semi e pseudocereali come quinoa o grano saraceno.
Quindi, quando si inizia una dieta vegana, è importante assicurarsi almeno una di queste fonti di proteine vegetali complete in ciascuno dei pasti principali della giornata.
- La vitamina B12 può essere ottenuta dal consumo di alghe
La vitamina B12, conosciuta anche come cobalamina, è una vitamina che svolge molte funzioni essenziali per il nostro organismo. Si trova soprattutto nella carne, nel pesce, nelle uova e nei latticini. Nelle persone che seguono una dieta vegana, è l’unico nutriente carente, quindi deve essere sempre integrato.
Negli ultimi anni, tuttavia, il consumo di alghe è diventato popolare per soddisfare queste esigenze senza ricorrere a integratori.
Le alghe, sia nella loro forma essiccata o in pastiglie, contengono dosi elevate di vitamina B12, è vero. Ma bisogna tenere a mente che si tratta di una forma analoga di questa vitamina. In altre parole, si tratta di una sostanza che ha una composizione chimica quasi identica alla B12, ma che il nostro organismo non è in grado di sfruttare. Gli analoghi possono anche falsare un esame del sangue e interferire con l’assorbimento della B12 attiva. Bisogna prestare attenzione alle alghe e, in ogni caso, sarebbe consigliabile che, se consumate, siano sempre separate dall’assunzione dell’integratore di vitamina B12 che ci è stato indicato.
- Non è sicuro per le donne in gravidanza seguire una dieta vegana
Diverse istituzioni e organismi sanitari, tra cui l’Associazione americana di dietetica, affermano che una dieta vegana ben formulata è adatta a qualsiasi fase della vita, compresa la gravidanza e l’allattamento.
Bisogna tener conto, tuttavia, che la gravidanza comporta un aumento dei bisogni energetici e nutrizionali della donna. Una corretta pianificazione alimentare può essere di grande aiuto per mantenere uno stato di salute ottimale sia della madre che del bambino, nonché per evitare possibili complicazioni durante la gravidanza.
- Il veganismo consiste nel non mangiare animali
La dieta vegana è quella in cui si escludono tutti gli alimenti che provengono dagli animali, come la carne, il pesce, le uova, i latticini e persino il miele.
Il veganismo va oltre la dieta, perché di solito implica anche una sensibilità etica che porta le persone a evitare lo sfruttamento e la sofferenza degli animali in tutte le sue sfaccettature. Evitare l’uso di capi che contengono lana o altri tessuti di origine animale, nonché i prodotti cosmetici o igienici testati sugli animali sono solo alcuni dei cambiamenti che accompagnano l’adozione di una dieta vegana.